mercoledì 12 dicembre 2007

TIRRORE SULLE STRADE

A dire il vero avevo voglia di parlare d'altro, per provare almeno a disintossicarmi da questa vita che sta diventando una corsa verso il delirio e la pazzia. E' evidente che non cela faccio: stamattina ho assistito all'ennesimo assalto ai forni intesi come pompe di benzina. Una scena tra il farsesco e il tragico. Ma io credo che niente nasce dal niente, neanche il blocco degli autotrasportatori. Cosa voglio dire? Semplicemente queste cose:
1- Nessuno vuole lavorare a profitto zero
2- In qualsiasi libera attività si deve tener conto degli incassi ma sopratutto delle spese di gestione per fare gli incassi. Non ha senso incassare 100 e spendere 95 o più.
3- Chi lavora coi Tir si trova per l'appunto in tale situazione ed è anche in buona compagnia con altri settori lavorativi. Non vorrei che l'esempio si propagasse!
4- Da ca. 15 anni siamo l'unico paese europeo che sposta tutte le merci all'82 per cento su gomma.
5- Gli autotrasportatori sono quelli che muovono questo paese, non puoi ignorarlo e fare il duro perchè se vogliono ti mettono in ginocchio!
6- Si doveva fare una politica dei trasporti diversa a tempo debito, ora è troppo tardi e troppo stupido attaccarsi alle questioni di principio.
7- Sperare in una comprensione di principi di solidarietà alta e nobile da parte degli scioperanti mi pare un'utopia tanto stupida quanto inutile.
8- Come si può pensare di precettare una categoria che lavora all'85 per cento come privato? Chi precetti? Come precetti?
Il post d'altro argomento per ora è rimandato, sepolto dai gas di scarico.

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